Questo è un bellissimo articolo che ho trovato durante le mie ricerche, scritto da Gianni Rigamonti.
http://lnx.ilcristiano.it/author/gianni-rigamonti/
Questo è il link con tutti i suoi articoli, per chi fosse curioso.
L'articolo affronta molti aspetti della fede ma come possiamo intendere dal titolo, quella della diminuzione del sé è un punto cruciale.
Non si può essere grandi nella fede. La fede è riduzione del proprio io, del proprio ego, in virtù del nostro prossimo.
Per entrare nel regno dei cieli dovremo passare per una stretta porta, quindi diventa indispensabile la rinuncia.
La rinuncia è di molte cose, innanzitutto della carne. Non ci si può cibare della carne di altri esseri viventi. Non si vive di morte. Non si vive della morte delle altre creature, della loro carne, del loro sangue. "Non è della mia carne il grano e del mio sangue l'acino d'uva?" pressapoco queste le parole di Cristo nel Vangelo Esseno della Pace.
Se mangi la morte essa farà parte di te, quindi la rinuncia alla carne e al sangue è un passo importante, così come la rinuncia ad altri appetiti.
Giovanni è un elemento chiave; rude che vive nel deserto nutrendosi di locuste. Lui è la diminuzione fatta uomo. Non solo è la mancanza di gelosia nei confronti di Cristo, come leggerete ma Giovanni già aveva dato tutto di sé, aveva già rinunciato, si era già diminuito.
La fede non va al passo con la moda o il desiderio di oggetti, con la carriera o con qualsiasi altro desiderio materiale. La materia fa parte solo di questo mondo. Le cose importanti sono quelle che non vediamo perché sono quelle che ci seguiranno. Se pensiamo al giorno in cui moriremo, cosa ci porteremo dietro? Le scarpe? La borsa? Il lavoro?
Pensiamo realmente a come prepararci, perché quel giorno arriva. Abbandoniamo i falsi miti, svuotiamo noi stessi, ritroviamo la scintilla divina dentro di noi.
È necessario farsi piccoli e ultimi, servire gli altri, abbandonare la pienezza di sé.
Perché ho scelto questa immagine? Perché se Cristo e Giovanni fossero qui, sarebbero come loro.
Gesù era esseno, aveva una ferrea disciplina e ovviamente non aveva nulla di posseduto.
Loro, i senza tetto, sono già più vicino a Dio di chiunque di noi. Loro sono già diminuiti, loro si sono già fatti piccoli e Dio è più vicino a loro di quanto lo sia a noi, che non ci manca niente e, anzi, forse abbiamo anche troppo. Buttiamo via il cibo, il vestito che non ci piace, perché il nostro ego è grande.
Come facciamo allora a diminuire noi stessi?
Non so se esista una ricetta. Per me è stato il silenzio, il digiuno e la dieta secondo quanto scritto nel Vangelo Esseno della Pace. Niente di morto né di surgelato né bruciato e nessun prodotto industriale.
Solo cibi freschi. Per quattro mesi ho digiunato per tre giorni a settimana, bevendo solo acqua e rispettando i miei impegni. Sveglia alle 4, preghiere, meditazioni, letture sacre, poi al lavoro e a letto alle 23 o a mezzanotte al massimo. Ovviamente non ho finito e sto togliendo molte altre cose ma questa è la mia scelta. Ognuno farà quel che sente e riceverà in base a quel che ha dato.
È la prima volta che scrivo della fede in modo non ermetico. È piuttosto strano, non sono abituato ma forse è un modo più chiaro e semplice per esprimere concetti complicati.
Ora vi lascio alla lettura di questo bellissimo articolo e vi ringrazio per essermi venuti a trovare.
Che possiate trovare il Vostro Vero Io e la Pace. 🙏☺️
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