E quando videro che erano parte
di qualcosa a cui non appartenevano
cercarono la loro propria dimora
E vennero alla fede per mezzo dei segni e delle menzogne
l’apparenza venuta all’essere li seguì con umiliazioni
inquietudine visione fuga
perché essa sia santa devi radicarti in lui
abbatti il vigore dell’io
il mondo è il luogo della morte
la morte è apparenza
l’esistenza è apparenza
ma essi non crederanno
la somiglianza divenne segno
poiché Egli divenne emanazione del segno
così essi verranno imprigionati da immagini
poiché l’apparenza è immagine di qualcos’altro
e saranno governati da una volontà che
sublimerà sé stessa in sé stessa
i mortali uccidono il divino autentico
poiché la sostanza è difforme dalla somiglianza
hanno fatto in modo che la sua immagine
divenisse parte dell’apparenza
hanno causato da sé i propri mali
l’amarezza del mondo
è l’immagine di un divino falso e colpevole
l’umiliazione che ha cagionato grande colpa
la carne è una prigione provvisoria
in essa risiedono le forze della sofferenza
l’incarcerazione che precipita l’uomo
costretto a servire le potenze
ignaro della natura divina che gli appartiene
prima che toccasse le potenze
ha combattuto contro la materia della falsa percezione
poi è precipitato nel desiderio di un amore imperituro
poiché la materia si paragona soltanto a sé stessa
verrà condotto da una morte ad un’altra morte
e disprezzerà la verginità innata dei luoghi delle emanazioni
e si solleverà contro se stesso
addurrà la bellezza pura dell’intimo a somiglianza
credendo di dominare la forma pura
elevandosi a divinità assoluta
ha stimato la propria apparenza più del suo io
divenne maestro dell’immortalità attraverso la struttura
che è il pensiero della materia
in modo che creasse un’immagine che gli somigliasse
uccidendo il maestro e insegnando a sé stesso a morire
ha elevato a ideale morte scritture
senza lasciarsi istruire sulla grandezza dell’eterno
e della piccolezza della propria transitorietà
nell’oscurità anche un riflesso è grande luce
così egli guarda sé stesso e si compiace
questo mondo non è il vostro mondo
la vostra carne non è il vostro io
non potete guardare alla forma che è in esso
se cercate un profitto per il vostro io
colui che è pieno di sé è vuoto e empio
e non può essere colmato
ho diminuito me stesso fino a divenire nulla
nella mia umiltà sono stato denigrato e umiliato
dalla mia piccolezza sono stato condotto in luoghi di sofferenza
dalle moltitudini che lo hanno ucciso
vi ho condotto alla pace
prendendo su di me la vostra sofferenza
ma non avete capito
e il peso che portate non è il vostro
ma quello delle potenze
quando il dolore è stato lenito
avete elevato voi stessi a ideale
e siete sprofondati
avete dimenticato la provenienza
e siete divenuti materia della separazione
l’umiliato non ha bisogno di gloria
è apparso come carne ma non è carne
colui ch’è umiliato abita i luoghi dell’umiliazione
ma egli è la sua stessa gloria
poiché è emanazione del nome
la miseria è elevazione
la sofferenza è il crisma
e verrà condannato
e verrà tradito
e verrà abbandonato
da tutti coloro che dimorano nella materia
come un figlio che uccide la propria madre
cademmo in ginocchio e accettammo l’umiliazione
fino a che divenimmo umiliazione
cademmo in adorazione e accettammo la sofferenza
fino a che divenimmo sofferenza
le nostre grida strapparono i nostri cuori
poiché lo cercammo ma non lo trovammo
invocammo la morte anziché la salvezza
perimmo nei nostri cuori
e ci compiacemmo dei segni
quando credemmo che la grazia fosse giunta
la stretta porta ci insegnò ch’era apparenza
poiché i luoghi delle immagini sono molti
cercammo in molti luoghi eccetto nell’universo del dentro
il dentro è il fuori di ogni luogo
è l’emanazione del verbo
la parola che non verrà dissolta
colui che si fa ultimo e servo
è sulla strada della porta
colui che si fa dono riceverà
colui che rinuncia avrà
colui che abbandona sarà ritrovato
abbandona ogni aspettativa di questo mondo
questo mondo è male e abominio
questo mondo è falsità e contaminazione
questa vita non è la vita
così come il corpo non è verità ma apparenza
l’accrescimento è dato dalla diminuzione
la gloria dal silenzio
il ringraziamento dallo spirito
perché amate le cose che periranno?
perché lottate per cose che vi abbandoneranno?
perché cercate ricompense in questo mondo?
la grazia arriverà per coloro che si abbandoneranno
per coloro che saranno abbandonati
per coloro che si prostreranno
per coloro che sopporteranno
per coloro che diverranno silenzio
per coloro che si faranno dono senza chiedere
chi si fa morte dona la vita
chi si fa digiuno dona sazietà
chi lascia dona forza
chi rinuncia a sé si fa del mondo
il mondo non è questo eone.
22 Dicembre 2019
