Uomini e dèi
“…E io vi servo con amore e compassione,
rendendo vostre le mie parole, i miei sentimenti;
per chi ne ha bisogno,
per chi non ha parole per esprimere ciò che sente.”
Christian
Uomini e dèi
A Cesare
Orfeo
Un giorno sarei dovuto tornare,
porto ancora il gelo nelle ossa.
Ciò ch'è stato sarà.
Vale la pena rivivere ancora?
Cercavo ben altro che il suo amore.
Non si ama chi è morto.
Fu una stagione della vita,
cercavo un passato che nessuno sa.
L'ho respinto e distrutto.
I morti non sono più nulla.
È necessario che ciascuno scenda
nel proprio inferno almeno una volta.
Tu non sai cos'è il nulla.
Edipo
"Io non vedo più nulla
e sono condannato dalla sorte,
ogni cosa che compio è destino.
Val la pena di qualcosa ch'è già cosa fatta? "
A noi tocca, a noi basta
Hai vissuto la vita di tutti,
hai cambiato destini.
Che dovrà dire un uomo vissuto in un villaggio
a compiere sempre i soliti gesti
e morire all'età di suo padre del solito male?
Mendicare o regnare,
entrambi abbiamo vissuto.
Anche il desiderio di scampare al destino,
è destino esso stesso.
" Per carpire il prossimo dobbiamo fuggirgli.
Hai famiglia? Hai qualcuno?"
Non sarei quel che sono.
Issione
C'è una legge cui bisogna ubbidire,
c'è una legge che prima non c'era:
le nubi le aduna una mano più forte.
È mutato il destino.
Dovrai chinare la testa,
solo così salverai la tua sorte.
La morte, ch'era il vostro coraggio
può esservi tolta come un bene.
Faranno di te come un ombra
che rivuole la vita e non muore mai più.
La morte per te è solo un qualcosa che accade,
come il giorno, come la notte.
"Li ho veduti in sogno,
dicevano le cose che tu dici
ma senza paura."
La tua sorte è segnata,
poi verrà quella morte.
Starò con te fino alla fine.
Endimione
Non spaventarti dei miei occhi da folle,
Se ora cammini è perché non hai nulla se non la tua sorte.
Ti piace esser sveglio tra le cose quando escono appena dal buio.
Non trovo più pace nel sonno.
Credo di aver dormito sempre eppure non è vero.
Mi pare di esser vissuto sempre così.
Questa notte ero là ad aspettarla,
non diciamo il suo nome,
Un fiore come una belva.
Hai mai guardato con voglia la natura di una lupa?
Lei mi guardava e sgomento fui come bimbo.
- Tu non dovrai svegliarti mai -
E capii che mai più sarei vissuto fra gli uomini.
In quegli occhi c'è la bacca, la belva,
L'urlo, la morte, l'impetramento crudele.
La solitudine.
Le ho chiesto che sorridesse ancora,
Di esserle sangue sparso innanzi
Il selvaggio e il divino cancellano l'uomo.
- Non dovrai svegliarti mai -
"Il giorno che sarai sveglio capirai
perché ti ha risparmiato quel sorriso.
Ciascuno ha il sonno che gli tocca.
La solitudine selvaggia è tua.
La vedrai questa notte."
Patroclo e Achille
Il peggio verrà,
non c'è differenza tra noi e gli uomini vili,
non potremo ricordare la cosa più dura.
"Uno la potrà ricordare per l'altro"
Arriva un giorno in cui si capisce,
si è dentro la morte.
Allora si è uomini fatti.
Cos'hai lasciato di te sulla terra e nel mare?
Chi passerà su quelle strade saprà
che ci fummo anche noi?
Un giorno avremo la bocca tappata da un pugno di terra.
Da ragazzi non si sa quello che costa.
Eravamo ricordo e nessuno sapeva.
"Meglio soffrire che non essere esistito."
Mnemòsine e Esiodo
Come vuoi essere chiamata?
Tu sei come una madre,
il cui nome si perde negli anni.
Si dice che un tempo stavi sui monti più impervi.
Ogni volta è diversa la parola che t'invoca.
"Amo stare dove sono gli uomini
ma un poco in disparte,
Io non cerco nessuno"
Sei come un colle o un corso d'acqua,
per loro non c'è il tempo.
Sei come uno specchio d'acqua che
mi rivela d'improvviso e mi fa dire
"Chi è quest'uomo?"
"Tu guardi l'ulivo sul viottolo che hai percorso per anni
e perché quell'attimo dovrebbe farti felice?
Altre volte è la pioggia che insiste da giorni.
Pensa un'esistenza fatta di questi attimi,
Tu sai cos'è la vita immortale."
Tu sei l'ulivo, la pioggia,
Tu hai veduto le cose dall'inizio.
"Le cose immortali sono a due passi"
Il difficile è toccarle.
La vita di un uomo gli mette davanti
la stessa fatica e le stesse mancanze.
È la burrasca che rinnova
e la morte e i dolori non scoraggiano
ma la fatica interminabile per star vivi,
Il male degli altri, la meschinità...
"Vengo da luoghi più brulli, da burroni brumosi.
Hai mai sentito della palude Boibeide?
Ogni giorno l'uomo nasce in quella palude di sangue,
il sacro e il divino vi accompagnano in ogni gesto.
Non avete un istante che non sgorghi dal silenzio delle origini.
Dì ai mortali queste cose che sai."
Bellerofonte
Ho veduto tuo padre,
non si cura delle intemperie né si lava;
non ci sono che canne e paludi.
Non ricorda né noi né le case,
- Tu sei giusto e pietoso, smetti di vivere. -
Chiama gli dei a misurarsi con lui,
non piange che i morti.
Non è solo vecchio e triste,
tuo padre sconta l'ingiustizia del sangue.
Non ebbe più vita vera,
i destini che tocca diventano il suo.
Tu non sai lo sguardo smarrito
di chi non è più nulla e sa ogni cosa,
ora ch'è vecchio e stanco, gli dèi l'abbandonano.
"La beffa è che ti tolgono ogni forza.
Se vuoi vivere smetti di vivere"
La morte è destino.
Eracle e Prometeo
Sono venuto a liberarti.
Se paura è non fare quel che debbo,
io non l'ho mai provata;
ma sono un uomo,
non sempre so ciò che debbo fare.
"Come un uomo che ha molto patito
non so risolvermi a passare quell'istante
e a mettermi alle spalle la vita sofferta.
Ogni cosa ha un destino.
Io vissi il mondo di lotta e sangue che ha fatto chi sei.
Tutti avete una rupe ma gli dèi non sanno,
sorridono davanti al destino.
Una vittoria è una pietà che si fa gesto
e legge è che nessuno si liberi se per lui non si versa sangue.
La pietà, la paura, il coraggio sono solo strumenti,
nulla si fa che non ritorni.
Ognuno ha la morte che si merita
e quando i mortali non temeranno,
gli dèi spariranno.
Quel ch'è stato sarà.
Il mondo ha stagioni come i campi e la terra."
Licaone
Non è la prima volta che s'ammazza una bestia.
"Ma è la prima per un uomo"
Non tocca a noi dirci chi fosse,
aveva il cuore di bestia oltreché il pelo.
"Io ci penso al suo nome"
Bisogna scuoiarlo, è solo una carcassa.
"Una volta era un uomo, quel mucchio di carne e ossa"
Chi si ricorda se una volta fu qualcuno?
"Sei certo di te stesso da non sentirti Licaone come lui?"
Io non credo avesse bisogno di pace,
sfuggì al rimorso, alla speranza,
si scordò di essere uomo.
"Se la bestia vive solo per la preda e la morte,
resta il suo nome, quello che fu.
Quel che prima era scelta ti si scopre destino.
Moriva senza voce sulle pietre.
C'è una pace di là dalla morte.
Torneremo alle case con le mani pulite."
Amadriade e satiro
"Che dicono di quest'acqua i mortali?"
Che ne sanno? La prendono
"Fin che dura la notte s'illudono
ma domani guarderanno rintanati nelle grotte."
Nessun mortale sa morire guardando la morte.
Quando sapranno di esser tutti condannati,
cercheranno noialtri; siamo la festa, siamo la vita.
"Che vita possiam dar loro?
Non sappiam nemmeno morire,
noi guardiamo e sappiamo."
Quando fuggiamo a nasconderci
siamo la vita che perdura nel bosco.
Saremo l'ultima speranza,
si diranno che non potranno morire tutti
altrimenti che senso avrebbe esser nati?
Le loro stagioni si riducono a feste.
"A loro la speranza, a noi il destino"
Ascolta, domani saremo sommersi anche noi.
"Cosa sarebbe morire?
È l'unica cosa che ci manca.
Sappiamo tutto eccetto questo.
Vorrei provare e svegliarmi."
Morire è proprio questo,
non sapere che sei morta.
Verranno e vorranno esser simili alle pietre che riemergono.
"Trattano il destino come il passato."
La speranza è dare un nome al ricordo, al destino.
Si daranno un passato per sfuggire alla morte.
"Perché non sanno viverlo come un attimo eterno?"
"Perché non capiscono che è nella loro labilità la loro preziosità?"
Noi sappiamo ma loro vivono di istanti
e non ne conoscono il valore.
"Vedrai, dopo il diluvio il nuovo mondo avrà qualcosa di divino."
Piacerebbe anche a me.
Lelego e Teseo
"Laggiù è casa"
Bella è ogni cosa abbandonata e ritrovata.
"Ti ho visto lasciar la terra senza volgerti indietro."
A molte cose si ripensa,
quel che si uccide si diventa.
Si uccidono gli dèi come bestie
e chi li uccide si fa dio.
E quel divino che hai nel sangue s'uccide?
Quel che s'uccide si diventa.
Non siamo ancora a casa.
Litierse e Eracle
Hai bevuto e mangiato con noi,
la nostra terra si berrà il tuo sangue.
Il corpo che poi laceriamo deve prima sudare,
per questo gronderai fatica
e solo alla fine sarà il momento di aprirti la gola.
C'è soltanto la terra, la Madre
che attende di riscuotere il suo fiotto di sangue.
Noi usciamo nascendo dalla grotta.
"La morte è ritorno alla Madre."
Noi restiamo in vita per goderci la messe.
Pastori
Tutta la montagna brucia
ma il nostro falò non lo vede nessuno.
"Se piove, piove dappertutto.
Figlio, spruzza verso il mare,
è da li che salgono le piogge.
Una volta ci bruciavano zoppi, fannulloni.
Gli dèi son come i padroni,
tra loro si aiutano.
Noi nessuno ci aiuta.
Li hai mai visti venire sul campo?
Chi non lavora come passa il tempo?
Sono padroni, sono dèi.
Scanneremo un capretto"
Bruciando gridavano molto?
"Non è tanto il gridare.
È chi grida che conta.
Peggio è quando uno vede ingrassare i fannulloni."
Fanno bene gli dèi a guardarci patire.
Siamo tutti cattivi.
"Proprio tu parli di giusto o ingiusto.
Bagna le frasche, verso il mare."
Edipo e Tiresia
Esser cieco non è un disgrazia
diversa dall'esser vivo.
Il cielo più azzurro è il più vuoto.
Son vissuto tanto che ogni storia è la mia.
Tutto può accadere sulla terra,
le cose del mondo sono roccia
e ciò che non volli consentire con lo spirito
mi venne fatto per violenza.
Una metà che appare un tutto
ma nessuno ne esce sazio
e intanto invecchi.
Soltanto il cieco conosce la tenebra
e quel che accade non ha nome.
Leucotea e Ariadne
Piangerai per molto ancora?
Vengo dal mare, come te.
"Non sono più sola."
Se n'è andato anche lui,
ho fatto quel che tu non hai fatto.
La vela nera ch'è scomparsa
sarà l'ultimo ricordo che ti lascia.
Non parlare. Non serve.
Finché non vorrai spegnerti nel mare,
non potrai dire di conoscere il dolore.
Tu non sai nulla.
Gli dèi sono il luogo, la solitudine,
sono il tempo che passa.
Per svegliarti devi cedere al sonno.
Calipso e Odisseo
Hai veduto e patito ogni cosa.
Entrambi siamo stanchi di un così grosso destino.
Perché continuare?
Che t'importa che l'isola non sia quella che cercavi?
Immortale è chi accetta l'istante,
chi non conosce più un domani.
"Io credevo immortale chi non teme la morte."
Chi non spera di vivere.
Se non rinunci ai ricordi, ai sogni,
non uscirai da quel destino che conosci.
Ti sei mai chiesto perché anche noi cerchiamo il sonno?
È un silenzio.
Un vuoto in cui non c'è nulla da rimpiangere.
Quel ch'è stato e mai più sarà.
Cratos e Bia
Se n'è andato e cammina fra gli uomini.
Potrebbe sedere quassù indisturbato.
Nossignore. Cammina.
Verrà come la bufera e le stagioni cambieranno.
Un tempo le cose accadevano,
di ogni cosa vi era la fine,
era un tutto che viveva.
Adesso invece c'è una legge,
c'è una mente.
Mi piacque quando non ebbe pietà,
ora si compiace.
"Dimentichi che visse fuggiasco,
morì e fu sepolto come toccava agli dèi?
Il bambino rinato divenne signore vivendo fra gli uomini."
Ermete e Chirone
Il dio ti diede da allevare questo figlio,
l'ho strappato dalle fiamme e dal grembo di lei.
"Bimbo, era meglio se restavi nel fuoco.
Vivrai in un mondo di ombra esangue e angosciosa,
di carne corrotta, di sospiri e di febbri.
La stessa luce che ti ha fatto ti mostrerà
la tristezza, la piaga, la viltà delle cose.
Le parole sono sangue.
A te guarderanno gli uomini per sfuggire il destino,
Per ritardare di una notte l'agonia.
Sarai tra la vita e la morte.
Questa la sorte."
Dioniso e Demetra
Io fui prima di loro,
eravamo terra, aria, acqua.
Ciò che toccano diventa tempo.
Anche il loro morire è qualcosa.
Sanno darci nomi che ci rivelano a noi stessi;
sono nuvola e grotta.
"Non sarebbero uomini se non fossero tristi.
Tutta la loro ricchezza è la morte"
L'omaggio più ricco che san farci è versare sangue.
"Danno un senso alla vita uccidendosi.
Qualunque cosa abbiano ne faranno sempre sangue."
Dare un senso a quel loro morire,
morire avrà un senso e rinasceranno anche loro.
La morte è nuova vita.
"Non sapranno il destino.
Sarà sempre un racconto."
Virbio e Diana
Venir qui mi piacque,
fui lieto di viver la tua vita,
è un paese dei morti.
"Nemmeno morendo voi mortali scordate la vita?"
Non chiedevo che di muovermi e respirare,
qui il tempo non passa.
"Sei intriso di ricordi;
che altro si fa nell'Ade se non riandare il passato?"
Non sapevo di volere la morte.
"Non hai bisogno dei ricordi,
si fugge e s'insegue sempre."
L'oggi aggiunge qualcosa al suo ieri?
Chiedo di vivere, non di essere felice.
Dèi
Il monte è incolto,
basta un nonnulla e la campagna ritorna la stessa
di quando le cose accadevano.
"Chi è veritiero non sospetta nemmeno
che potranno non credergli."
Basta un colle, una vetta, una costa.
Se il demone congiunge la terra col cielo,
deve uscire alla luce dal buio del suolo.
Con un semplice nome raccontavano
la nuvola, il bosco, i destini.
In ogni luogo resta un vuoto, un'attesa.
Quel ch'è stato è per sempre.
Quando racconti vivo con te
e mi sento vivo.
Credo in ciò che ogni uomo ha sperato e patito.
Eros e Tànatos
Te l'aspettavi?
"Tutto mi aspetto
ma che finisse in questo modo, no."
Non è la prima, non sarà l'ultima.
L'inutile fiore spruzzato del suo sangue.
"Visse i suoi giorni come gioca un fanciullo."
Io non posso intenerirmi su un capriccio.
"Cosa accadde nel suo cuore?"
Scorse cose del mondo che
potevano anche a lui toccare.
Ma non fu che speranza.
"Siamo cose feroci."
Non si è visto che sangue;
si comincia e si muore nel sangue.
"Loro durano in un mondo che passa.
Non esistono: sono."
Quell'ansiosa speranza fu il suo morire,
fu il suo nascere.
"Un uomo fra gli uomini.
Vorrei lo piangesse come noi."
Castore e Polideute
Ha messo il mare tra sé e noi.
"Passeremo anche il mare."
Vedrai che un giorno tornerà con noi.
Ciascuno trova la moglie che si merita.
Tutte si somigliano come una torma di cavalle.
Per sentirsi selvagge e smaniose
basta piacere a un uomo.
"Non uccide e non fa uccidere"
Ne sei certo?
Per uccidere basta uno sguardo.
Meleagro e Ermete
Hai sofferto molto?
"Era peggio la passione di prima."
Sei quasi il nulla
e nulla sono le cose del mondo.
"Non vedo nulla e non m'importa."
Credi che un uomo ne abbia mai conosciuto un altro?
"Quegli occhi fissano il fuoco,
dovevo crescere, giocare, veder le stagioni
e spiarle in viso la mia sorte.
Non è nulla un nemico."
Non si tradisce che il compagno.
Nessuno può fuggire il destino
che l'ha segnato alla nascita.
Tutti attende una morte per la passione di qualcuno.
Tutti quando sapete,
conducete una vita di morti.
I tuoi figli non nasceranno.
Sei ombra e nulla.
Le donne son nulla.
Non chiedere perché t'han ucciso,
chiedi perché t'han fatto.
Iasone e Mélita
Dimmi, il mare com'è.
Io ti guardo mentre guardi la nave.
Vedrei troppe cose se guardassi laggiù.
Sono vecchio.
C'era un tempo che,
questo mare era tutto un deserto.
C'è una verginità delle cose
che fa paura più del rischio.
Era un mondo più giovane,
eran uomini o rupi.
Ciascuno morì per l'incanto,
per la passione di una maga.
Respirava morte e la spargeva,
non l'ho mai vista piangere.
Si fa il male per essere grandi,
per essere dèi.
L'uomo pretende di giacere con una dèa,
poi s'accorge ch'era carne mortale,
allora cerca altrove di essere dio.
Circe e Leucotea
L'avevo toccato,
l'aspettavo da tanto tempo che
non ci pensavo più.
Mi sentivo come quando da ragazze
ci dicevamo cosa avremmo fatto da grandi.
Non parlare delle cose del destino con un uomo.
Qualcuno di loro gli sa sorridere davanti al destino
ma bisogna che faccia sul serio o che muoia.
La loro vita è così breve che non possono accettare
di far cose già fatte o sapute.
Molti nomi mi diede stando sul mio letto,
voleva chiamarmi, tenermi, farmi mortale.
"Li ho veduti i tuoi uomini.
Ruggiscono ancora come uomini intieri"
La loro furia non è meglio nè peggio dell'amore,
è questo pianto che pulisce lo sguardo e dà forza.
Mi parlò dell'infanzia e del destino
e mi chiese di me;
gli occhi pieni di ricordi.
Anch'io quella sera fui mortale.
Ebbi un nome.
Senza sorridere fissai la mia sorte
e abbassai gli occhi.
"Gli avessi detto che il lupo e il maiale ti coprono come una bestia".
Purché non siano i miei compagni rispose.
Se ne vanno anche le rondini,
almeno loro san quel che fanno.
"Non l'hai fatto maiale né lupo
e l'hai fatto ricordo".
L'uomo mortale non ha che questo d'immortale:
Il ricordo che porta e il ricordo che lascia.
Saffo e Britomarti
È monotono qui.
"Preferivi quand'eri mortale?
Eppure cercate la morte.
Tu perché l'hai cercata?"
Credevo che il desiderio e il tumulto si sarebbero spenti.
Il mare inghiotte, il mare annienta.
"Tutto in lui muore e rivive"
Tu perché dovevi?
"Per fuggire, per essere Io.
La nostra vita è schiuma d'onda,
noi giochiamo a sfiorare le cose.
Mutiamo.
Sorridere è vivere accettando la sorte,
è morire a una forma e rinascere a un'altra,
è accettare se stesse e il destino."
Il desiderio schianta e brucia,
come serpe, come vento.
Una donna varcò questo mare,
una donna, come una dea;
attorno a lei tutto moriva.
Bastava a se stessa.
Io ho voluto morire.
Se non posso esser me stessa
preferisco esser nulla.
Non accetto il destino, lo sono.
Si può accettare, divenire desiderio
che si dibatte attorno a un corpo
come schiuma fra gli scogli?
Altre volte sei scoglio tu stessa.
Nessuno ha mai pace.
Questa vita incessante è monotona e triste.
Tutto ciò che macera in mare è sua sostanza e destino.
Ho riveduto questi dialoghi carichi e profondi,
ho destato concetti sommersi,
ho cercato di dare un senso diverso,
che io ho veduto.
Non so se sono riuscito,
non te ne avere a male,
l'ho fatto per fascino e amore.
Christian Perra
Febbraio 2012